Documentazione decreto legislativo 81/08

Informazioni sulla Documentazione prevista dal D.Lgs. 81/08

Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) è il punto di partenza per una corretta gestione della documentazione in materia di Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro, in quanto è un prospetto nel quale vengono analizzati tutti i rischi ai quali sono esposti i lavoratori e predisposte le misure di Prevenzione e Protezione atte a tutelarli. E’ un documento obbligatorio (non delegabile) a carico del Datore di Lavoro, per tutte le aziende con almeno un Lavoratore, al quale devono contribuire il R.S.P.P., l’R.L.S. e il Medico Competente, all’interno del quale possono essere previsti vari approfondimenti documentali più specifici, come la Valutazione del Rischio Chimico, dello Stress-Lavoro correlato, etc..
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Valutazione Stress-lavoro Correlato

L’art. 28 del D.Lgs. 81/08 specifica che la valutazione dei rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori deve riguardare “tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori ivi compresi quelli riguardanti i gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari tra cui quelli collegato allo stress lavoro correlato, secondo i contenuti dell’Accordo Europeo dell’ 08/10/2004”. Appreso l’impatto che può avere sulla vita del lavoratore e sui costi per l’azienda, l’attuazione del sistema consigliato dall’Inail risulta essere essenziale. Tuttavia, individuare i rischi e gestire un percorso attento e specifico nella valutazione delle possibili cause di stress, può non essere semplice per il datore di lavoro.

Valutazione MMC (Movimentazione Manuale dei Carichi)
Valutazione specifica per tutte quelle mansioni lavorative che durante lo svolgimento richiedono una operazione di sollevamento traino o spinta di carichi potenzialmente dannosa. In questi casi è necessario attraverso varie metodologie (NIOSH, OCRA, MAPO, SNOOK e CIRIELLO, ecc.) andare a stabilire l’entità di tale rischio

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Valutazione del Rischio Chimico

La valutazione del rischio da agenti chimici, che deve essere riportata nel documento di valutazione dei rischi (DVR)”. A tale scopo il datore di lavoro “determina preliminarmente la presenza nell’ambiente di lavoro di agenti chimici pericolosi, facendo un accurato censimento di tutte le sostanze e miscele utilizzate nel ciclo di lavoro e controllando la loro classificazione, etichettatura e le informazioni riportate nelle schede di sicurezza o desumibili da altre fonti di letteratura (ad es. Banche dati chimico-fisiche, tossicologiche ecc.)”, andando poi di fatto a valutare che impatto suddette sostanze possano avere sui lavoratori esposti (considerando anche i quantitativi e i tempi di esposizione), allo scopo di poterli proteggere e tutelare dai potenziali danni prevedibili.

Valutazione rischio Rumore e Vibrazioni
Ogni qual volta che nel ciclo produttivo di un’azienda vengono utilizzate attrezzature di lavoro rumorose o che possono produrre vibrazioni che interessano il sistema mano/braccio o il corpo intero (trapano, smerigliatrice, muletti, etc.) è necessario procedere ad una misurazione strumentale atta a quantificare l’entità delle esposizioni e poter così tutelare in maniera corretta i lavoratori esposti.
Piano di Evacuazione / Emergenza
Il Piano di emergenza ed evacuazione è un elaborato sintetico, che include le operazioni che i lavoratori devono attuare per prevenire le situazioni di rischio in caso di emergenza e per abbandonare il luogo di lavoro - o la zona pericolosa - in modo tempestivo e sicuro. I casi di emergenza possono essere diversi: incendi, esplosioni, crolli, allagamenti, fughe di gas, avarie, calamità naturali e ogni tipo di evento accidentale e non prevedibile.
Il PEE è un documento che deve essere presente sul posto di lavoro e, in base a quanto stabilito dal D.Lgs. 81/08 e dal DM 10 marzo 1998, esso risulta obbligatorio:
  • per le attività con almeno 10 dipendenti;
  • per le attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco, ai sensi del DPR 151/2011 (CPI).

Certificato Prevenzione Incendi (CPI)

è uno degli aspetti più delicati e importanti della progettazione antincendio, l’Allegato 1 del D.P.R. n. 151/2011 contiene un elenco di 80 attività, considerate a maggior rischio in caso d’incendio, quindi soggette ai controlli di prevenzione incendi, comunemente denominate “Attività soggette” a CPI.
In relazione a dimensioni, settore di attività, esistenza di regole tecniche, sicurezza pubblica, e con differenziazione degli adempimenti procedurali, il nuovo regolamento prevede la suddivisione delle attività soggette nelle seguenti categorie:
  • Categoria A: non è obbligatorio chiedere ai VVF la valutazione del progetto. I sopralluoghi da parte dei VVF sono effettuati a campione; in caso di effettuazione del sopralluogo il titolare dell’attività può richiedere il rilascio del verbale di visita tecnica. Si tratta di attività normate, ovvero dotate di ‘regola tecnica’ e con un limitato livello di complessità;
  • Categoria B: è obbligatorio chiedere ai VVF la valutazione del progetto. I sopralluoghi da parte dei VVF sono sempre effettuati a campione; in caso di effettuazione del sopralluogo il titolare dell’attività può richiedere il rilascio del verbale di visita tecnica. Si tratta di attività presenti nella categoria A (dotate di “regola tecnica”) ma con un maggiore livello di complessità oppure di attività sprovviste di regola tecnica, ma con livello di complessità inferiore rispetto alla successiva categoria C;
  • Categoria C: è obbligatorio chiedere ai VVF la valutazione del progetto. I sopralluoghi da parte dei VVF sono effettuati obbligatoriamente, al termine dei quali viene rilasciato il Certificato di Prevenzione Incendi. Si tratta di attività con alto livello di complessità, indipendentemente dalla presenza di una “regola tecnica”.

Piano Operativo di Sicurezza (POS)
Il piano operativo di sicurezza (POS) è il documento che un Datore di Lavoro deve redigere prima di iniziare le attività operative in un cantiere esterno, esso rappresenta il dettaglio della Valutazione dei Rischi, già prevista dal Testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, per le attività che si prevede di eseguire in un cantiere edile. Lo stesso deve essere sviluppato secondo i contenuti previsti nel Titolo IV - allegato XV.


Altre Valutazioni specifiche richieste
Abbiamo fin qui riportato e analizzato brevemente le principali pratiche documentali, ovviamente possono essere necessarie a seconda della particolarità dell’attività svolta ulteriori Valutazioni specifiche (campi elettromagnetici, microclima e illuminazione, etc.) o le elaborazioni di altre tipologie di pratiche (PSC, elaborazione di procedure, etc.). Non esitate a contattarci per approfondimenti in merito.


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